Cathy La Torre

Avvocata, speaker, consulente, divulgatrice, è CEO di Wildside Human First

TOPIC

Comunicazione e Storytelling, Diversity & Inclusion, Soft Skills, Sostenibilità e Trasformazioni sociali

Cathy La Torre

Avvocata, speaker, consulente e divulgatrice, Cathy La Torre è CEO e Co-Founder dello studio legale Wildside Human First a Milano, a Bologna e a Roma, che segue utenti anche online in tutta Italia. Oggi si occupa anche di ESG, progettando e insegnando percorsi di equità nelle aziende, negli enti pubblici, nelle Università, e responsabilità sociale d’impresa.

Nel 2008 fonda il Centro Europeo di Studi sulla Discriminazione ed è stata la prima persona non trans a vice presiedere la più grande associazione trans d’Europa, il Movimento Identità Trans, mentre nel 2013 fonda GayLex, una rete di persone attiviste per la lotta contro le discriminazioni fondante sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.

Conosciuta nei social come @avvocathy, ha condotto decine di azioni e cause pilota nell’ambito del diritto per la parità di trattamento, organizza in giro per l’Europa il Festival delle Differenze, premiato come miglior progetto europeo da Europe For Citizen. 

Nel contesto aziendale l’obiettivo è quello di monitorare, attraverso un insieme di programmi, tecniche e strategie specifiche, la trasparenza e l’equità, il rispetto dei valori di un’impresa, nonché il riconoscimento e la valorizzazione delle differenze individuali, così da sviluppare il potenziale di ogni singolo collaboratore. 

Insignita a Bruxelles del premio The Good Lobby come miglior avvocata pro-bono d’Europa nel 2019, l’anno successivo riceve il premio Coraggio Emanuela Loi. Nel 2023 riceve i Factanza Media Awards – nella sezione divulgazione in materia di equità e inclusione – e nel 2024 è premiata come Miglior Avvocato in Diritto Antidiscriminatorio.

Per Mondadori, ha scritto Nessuna causa è persa, Ci sono cose più importanti, e per Feltrinelli nel 2024 Non è normale, Se è violenza non è amore. Inoltre, è ideatrice e voce narrante del podcast “Invertiti”, storie di chi ha invertito il corso della storia attraverso la conquista di diritti, e “Dritti ai Diritti”, con cui spiega quali sono i diritti delle persone e come difenderli.

I temi dello speaker

Come moderatrice di eventi e speaker, La Torre partecipa attivamente a tavole rotonde, proponendo riflessioni e soluzioni sui temi dell’inclusività. Progetta percorsi formativi su misura per le aziende, contribuendo a sensibilizzare e promuovere ambienti di lavoro più equi. Grazie a un approccio innovativo, forma team aziendali attraverso workshop interattivi, mentre le sue conferenze spettacolo, portate in tutta Italia, offrono una riflessione coinvolgente e dinamica sui diritti, stimolando il cambiamento e la consapevolezza.

  1. L’eguaglianza fa bene anche a chi ce l’ha
    L’eguaglianza non riguarda solo chi è discriminato o emarginato, ma anche chi appartiene a gruppi storicamente privilegiati. La Torre, condividendo la sua esperienza personale e professionale, esplora come la parità di trattamento e la lotta contro le disuguaglianze possano migliorare le performance complessive dell’azienda, mettendo in evidenza come un ambiente equo stimoli innovazione, creatività e riduca i conflitti interni.

  2. Diversi da chi, diversi da cosa?
    Attraverso speech ispirazionali, vengono messi in discussione gli standard in cui tutti dovrebbero rientrare. Invece di cercare di omogeneizzare i team, l’obiettivo dovrebbe essere valorizzare le differenze, riconoscendo che ogni individuo porta esperienze e punti di vista unici in grado di trovare soluzioni innovative.

  3. Non si può più dire niente
    Esiste un sottile confine tra libertà di espressione e rispetto degli altri, che a volte sfocia in un “non si può più dire niente”. La Torre forma i team a riconoscere quando e come il linguaggio può risultare dannoso o offensivo, promuovendo un dialogo rispettoso che non limiti la libertà di parola, ma sensibilizzi alla responsabilità, in particolare quando si trattano temi delicati come razzismo, ageismo, sessismo e omofobia.

  4. Il punto G: generi e generazioni
    Con la coesistenza di generazioni diverse, emerge la necessità di trovare modi efficaci per attrarre e trattenere talenti, creando un ambiente in cui tutte le età siano valorizzate e dove il confronto intergenerazionale diventi un punto di forza per l’organizzazione. Per affrontare e superare queste sfide, La Torre fornisce insight e strategie capaci di creare un ambiente inclusivo e collaborativo.

  5. Se le parole sono importanti, allora perché non cambiarle?
    Cambiando il linguaggio, cambia anche la percezione della realtà. Nei suoi interventi, La Torre sottolinea l’importanza di utilizzare un linguaggio inclusivo e corretto nelle comunicazioni aziendali, nelle politiche di recruiting e nei documenti, al fine di evitare discriminazioni involontarie e di riconoscere i collaboratori nella loro interezza, indipendentemente dall’età e dal genere.

  6. Non chiamateci boomer
    La parola boomer racchiude in senso lato una distanza fra “noi” che non usiamo con la velocità dei nostri figli, dei nostri nipoti, social e tecnologia e “loro”, nativi digitali. Ma davvero il rapporto fra le generazioni si esaurisce tutto nelle hard skill di utilizzo di un device? In questo speech La Torre prova ad accorciare le distanze tra le diverse generazioni anche parlando del linguaggio e delle parole più in uso oggi da quelle generazioni. Uno speech ispirazionale al termine del quale sicuramente sarete persone più preparate a dialogare con gen z e gen alpha dentro e fuori i luoghi di lavoro.

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